Raccontare
la verità cosi com’è, senza artefici e manipolazioni è la
regola dalla quale la fotografia non puo prescindere.
Oggi, grazie alla tecnologia, la fotografia è diventata un arte di massa o meglio, scattare fotografie,è diventato un rito di massa; si producono migliaia di foto in sequenza affidandoci spesso alla fortuna o alla regola del " più foto faccio più possibilità ho di portare a casa uno scatto" dimenticando
che la macchina fotografica ci permette di fare una cosa fantastica, magica;
quella di rubare un attimo di realtà e di congelarlo per farcelo assaporare
ogni qualvolta vogliamo.
Baci pilotati, difetti
nascosti (guardate che se vengono tolti nella fotografia nella realtà
rimangono) e immagini studiate a tavolino raccontano una verità artificiale che
se può andare bene in alcuni campi come la pubblicità o la moda, stride apertamente
con l’idea più pura di fotografia; quella di fotografare il vero.
L’avvento del digitale e la
conseguente facilità di manipolazione delle immagini in post produzione, hanno abituato
lo spettatore ad interfacciarsi con immagini che spesso travalicano la realtà
rendendo vero quello che non lo è.
Il bello e l’eccezionale
della fotografia sta nel cercare di catturare con uno scatto quell’attimo
magico, con tutte le sue imperfezioni, che dura un batter di ciglia ma che spesso
racconta una vita intera; e proprio la difficoltà di afferrare quel brevissimo
lasso di tempo rende affascinante e unica l’arte del fotografare.
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